di Manuel Venturi

Beretta e Pasini al governo: «Adesso passi ai fatti concreti»

L'APPELLO 07 mar 2023
Franco Gussalli Beretta e Giuseppe Pasini ieri sera durante l’evento targato Athesis «Top 500» FOTO ONLY CREW Franco Gussalli Beretta e Giuseppe Pasini ieri sera durante l’evento targato Athesis «Top 500» FOTO ONLY CREW


«Il governo ora passi ai fatti concreti». Il richiamo all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni arriva dal palco di Botticino dalla voce di due importanti imprenditori del territorio: Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia, e Giuseppe Pasini, leader di Feralpi Group. Non un giudizio sul merito, perché «è ancora troppo presto», ma un invito a «mettere a terra velocemente i progetti del Pnrr». I due industriali, intervistati dal caposervizio Cultura di Bresciaoggi Gian Paolo Laffranchi, hanno lanciato l'appello al governo durante «Top 500 Brescia», in un talk che ha messo in evidenza le difficoltà e le opportunità per le imprese bresciane, con un richiamo proprio sul citato Piano.

«Abbiamo subito cercato di calarlo nel territorio bresciano: ci siamo interfacciati con due governi, ma abbiamo avuto zero risposte – rimarca Gussalli Beretta mandando un messaggio forte e chiaro -. Ho sentito ottimismo nelle parole del ministro Giorgetti, ma non sono riuscito ad avere un'indicazione su come portare fondi alle imprese: spero che qualche ministro ci dia prossimamente una risposta». Sulla stessa linea di pensiero anche l'ex presidente di Confindustria Brescia, secondo cui «è arrivato il momento di concretizzare i progetti del Pnrr. Il governo ci deve dare una mano, gran parte di questi fondi andranno alla parte infrastrutturale, verso la sostenibilità. Noi siamo l'Europa del Sud e siamo strettamente collegati per le merci all'Europa del Nord: dobbiamo essere collegati con valichi su rotaia, non più su gomma». Sul tema energetico, l’attenzione è sempre alta: «Siamo ancora preoccupati, c'è un rallentamento ma non possiamo abbassare la guardia», dice Gussalli Beretta, mentre Pasini sottolinea che «non si può andare esclusivamente sul rinnovabile. La politica energetica orfana dell'Europa l'abbiamo pagata a caro prezzo e lo facciamo oggi con un rallentamento dell'economia». I due affrontano anche un tema caro agli imprenditori bresciani (e non), quello della formazione del personale: «Da anni spingiamo il tema di una maggiore professionalità nelle materie Stem, perché per tutti i nostri comparti industriali (ma non solo) le competenze mancano – evidenzia Gussalli Beretta -. Una parte è legata all'inverno demografico, ma se pochi si formano con competenze tecnico-scientifiche non possiamo affrontare le transizioni: l'obiettivo è portare più ragazzi verso le Stem». Pasini dà anche qualche «colpa» agli stessi imprenditori, che «per anni si sono nascosti dietro al fatto che la scuola non ha preparato a sufficienza in questi campi: ma siamo noi a dover proporre un percorso di crescita nelle nostre aziende, anche tenendo conto delle nuove necessità dei giovani. Non è solo un problema italiano, ma europeo». Mentre Gussalli Beretta affronta il tema della catena di approvvigionamento sostenendo che «il fenomeno del reshoring verso l'Italia e i Paesi europei potrebbe verificarsi e per noi sarebbe una grande opportunità», Pasini parla delle politiche europee, che «devono combattere con le economie Usa e Cina, anche con i dazi come hanno fatto loro. Ma spesso le istituzioni non sanno difendere i nostri sistemi produttivi».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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